Il mondo dell'organo a canne non smette di meravigliare chi vi si accinge. Spesso inaccessibile, perché collocato nell'alto delle cantorie, l'organo domina la scena delle chiese e delle sale da concerto e il più delle volte, purtroppo, non può che venire osservato fugacemente dal basso (e da lontano...). Tuttavia, se si vuole cogliere appieno la complessità di questo strumento, l'organo va scrutato a fondo, va visto e analizzato dal di dentro e da vicino. Dietro a una facciata, alcune volte povera, altre volte già di per sé imponente e maestosa, si nasconde in realtà un microcosmo. Un complicato sistema che vede la proficua interazione di tanti elementi, in un meraviglioso gioco di equilibri. Chi ha la fortuna di addentrarsi nei labirinti di un organo scopre che quella facciata, accattivante ma "traditrice", non è altro che la punta di un iceberg.

Nel corso della storia l'organaria  ha stimolato grandemente l'ingegno umano: tutta una serie di graduali conquiste e innovazioni ha condotto, passo dopo passo, all'organo moderno, un grandioso compendio di ingegneria oltre che il rinomato "re degli strumenti".